Il consigliere comunale Totò Galvano contrario alla reintroduzione del gettone di presenza

Martedì 16 marzo, su determinazione del presidente Santino Farruggia, si riunirà il consiglio comunale di Raffadali che tra gli altri punti all’ordine del giorno dovrà trattare la determinazione del gettone di presenza per la partecipazione di consiglieri alle sedute dell’assemblea e a quelle delle commissioni comunali permanenti.

Un argomento che in passato ha sempre suscitato grandi polemiche tanto che alcuni anni addietro venne votata la decisioni di sospendere ogni gettone. Martedì ci sarà dunque il tentativo della reintroduzione del gettone e non tutti sono d’accordo.

Ha già espresso la sua opinione il consigliere di maggioranza Salvatore Galvano che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “In un momento di crisi economica epocale in cui vengono chiesti importanti sacrifici ai cittadini, alle partite IVA e a tutte le aziende che si trovano in serie difficoltà a causa della pandemia – ha spiegato Galvano – parlare di gettone di presenza per i consiglieri comunali, mi sembra poco pertinente.

È chiaro che ogni consigliere comunale è libero di pensarla diversamente, ma per quanto mi riguarda non lo voterò. A tal proposito, nel caso in cui non passasse la proposta del ripristino del gettone di presenza, proporrò ai miei colleghi di destinare le somme a chi oggi versa in serie difficoltà economiche, anche con sgravi sulle tasse comunali.

Nonostante la legge stabilisca che ai consiglieri comunali spetti il gettone – conclude Galvano – riproporlo in questo momento di difficoltà economiche e forti disuguaglianze sociali – ribadisco – lo ritengo proprio inappropriato. Anche se si tratta di somme irrilevanti reputo che un segnale di vicinanza alle fasce più deboli, debba comunque essere dato”.

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