Una panchina rossa in piazza Progresso a Raffadali contro la violenza sulle donne

Significativa iniziativa dell’amministrazione comunale di Raffadali che, come ogni anno, ha voluto celebrare la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con un gesto forte che obbligherà tutti, quantomeno, ad un attimo di riflessione.

Il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro ha dato pieno mandato di organizzare l’evento all’ex assessore ai servizi sociali Giovanna Vinti che, coadiuvata dalla Capit, della vicepresidente Antonella Vecchio, ha ideato e realizzato la panchina rossa, simbolo della violenza contro le donne, installata temporaneamente sulla scalinata di piazza Progresso.

La panchina, che diverrà il simbolo dell’impegno dell’amministrazione raffadalese in questa lotta, sarà poi installata definitivamente nelle vicinanze per testimoniare il sacrificio di tante donne e in particolare di Antonella Ferro, a vent’anni dalla sua scomparsa.

È stata l’ex assessore Giovanna Vinti che dalle nostre pagine ha voluto spiegare meglio il significato di questa giornata e di questa iniziativa: “La ricorrenza del 25 novembre – spiega Giovanna Vinti – “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” quest’anno assume una rilevanza ancora più intensa a causa della pandemia e delle misure di restrizioni anti-contagio adottate dai governi di tutto il mondo che, per molte donne già vittime di violenza domestica, hanno significato un aggravamento del problema e una crescente difficoltà nel chiedere aiuto o sporgere denuncia.

A oltre vent’anni dalla sua istituzione, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, continua a essere una ricorrenza importante, una ricorrenza che vuole portare l’attenzione su un fenomeno troppo spesso sottovalutato.

In tutto il mondo la violenza è una delle prime cause di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni e l’omicidio è compiuto spesso da persone conosciute, in particolare mariti, compagni, partner o ex partner.
In Italia – spiega la Vinti – la violenza contro le donne ha numeri allarmanti: il 40% delle donne che subiscono violenza dal partner non ne parla con nessuno e meno del 12% si rivolge alle forze dell’Ordine, una donna su tre è vittima di violenza, che nella maggior parte dei casi avviene tra le mura domestiche e – in due casi su tre – in presenza di figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento.

La violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva di chi la subisce. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di se stesse e dei propri figli. È una violazione dei diritti umani, un crimine odioso che affonda le sue radici nella cultura del possesso.

Come afferma Papa Francesco “Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità”. Dal corpo di una donna sei nato “tu” che dici di essere uomo.

Tante leggi sono state promulgate per contrastare la violenza di genere, il problema che persiste è come vengono interpretate e applicate e soprattutto la tempistica che interviene nelle varie fasi di intervento. Tempistica spesso causa mortale per tante donne. I dati che continuano a rilevare il fenomeno confermano la loro insufficienza e le loro lacune a fermare il fenomeno.

Voglio rivolgere – ha concluso Giovanna Vinti – un appello accorato a tutte le donne vittime di violenza, voglio incitarle a farsi coraggio è alzare la testa, cercando aiuto alle strutture preposte.
Ad Agrigento vi è il “Centro Antiviolenza e Antistalking Telefono Aiuto” che, oltre a garantire l’anonimato, garantisce il supporto di figure professionali quali Psicologi, Sociologi, Assistenti Sociali, Avvocati, Educatrici ecc., figure che possono aiutare a porre fine alle azioni di violenza supportando la vittima in tutte le varie circostanze.

Questi i numeri da contattare:
tel 0922 22922 – fax 0922 25457 – cell 3512712588.
Questo Centro fa parte della mappatura nazionale del numero di pubblica utilità dedicato alle donne che subiscono violenza il 1522 “ Help Line Violenza e Stalking”.

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