Verrà inaugurato domenica 11 Luglio alle 18.30 il bevaio del Canale di Raffadali, nel pieno centro storico della città. Nel corso della cerimonia si alterneranno momenti artistici in cui verranno ripercorsi i passaggi più significativi del poema in lingua siciliana “U Sgaranu aieri” del prof Enzo Argento, che in questa occasione inaugurerà il bevaio e una stele rappresentativa e celebrativa del quartiere “U sgaranu”: luogo in cui è nato il poeta Argento e in cui è iniziata la sua attività artistica”.
Siamo dinanzi ad un poeta che offre quadri intensi e realistici del nostro passato, di quelle radici che sono sangue di ogni persona che vive in questa terra raffadalese.
L’iniziativa inserita nell’ambito della festa della Madonna degli infermi anticiperà la santa messa domenicale prevista per le 20.
“Il valore della riqualificazione urbana non è solo prettamente estetico, spiega Don Stefano Casà, arciprete di Raffadali, ma ha una dimensione sociale, aggregativa, ludica e commerciale che fa bene alla collettività tutta”.
A presenziare l’evento il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, il presidente del Consiglio, Santino Farruggia, e Florinda Saieva, direttore e cofondatore della Farm Cultural Park di Favara che insieme al marito Andrea Bartoli, ha realizzato questa idea di rigenerazione urbana attraverso l’Arte, e che ha portato Favara tra i siti di arte contemporanea più visitati in Europa.
“Dopo il Bevaio del Voltano un altro importante tassello, dichiara Silvio Cuffaro, è stato aggiunto nel mosaico di un lavoro più articolato e complesso di riqualificazione urbana e architettonica. Sgaranu è storia della storia: è la rappresentazione della vita di un quartiere che è stato paese nel paese con le sue forme autonome di economia, servizi, autosufficiente”.
Un centro storico più attrattivo e funzionale, spiega l’avv. Santino Farruggia, nel quale sono valorizzate le specificità che caratterizzano la Città di Raffadali: arte, cultura e storia. Sgaranu non è solo un quartiere, ma un mondo, un universo particolare popolato da personaggi, ciascuno con caratteri propri, ma che tutti assieme hanno contribuito a realizzare la storia di Raffadali”.
ll progetto, sotto la direzione del giovane architetto Giusy Catalano, è stato pensato come un nuovo spazio per tutti, ma anche come un simbolo che guarda al passato per le generazioni future”