Nella seduta di insediamento del nuovo organismo comunale, voluto dal sindaco Silvio Cuffaro, denominato “Unità di crisi”, l’argomento principale in discussione è stato quello riguardante l’attività didattica nelle scuole del paese.
Il nuovo organismo ha solo un potere consultivo, quindi non decisionale, ma può rappresentare un valido aiuto per le disposizioni che il sindaco e l’amministrazione devono prendere durante questa emergenza, visto che al suo interno figurano i rappresentanti di tutta la società civile.
Hanno preso la parola oltre al sindaco: dirigenti medici, infermieri, medici di base, consiglieri comunali, medici specialisti, dirigenti scolastici, professori e rappresentanti dei genitori dei ragazzi. La risoluzione che è emersa al termine del dibattito è stata quella di invitare il sindaco ad emettere un provvedimento di chiusura delle scuole. Una chiusura, di fatto, già in attuazione, visto che i rappresentati dei genitori hanno manifestato la chiara volontà di non mandare i propri figli a scuola.
Il sindaco Cuffaro ha preso atto di questa situazione e, seppur conscio delle difficoltà che provocherà in diverse famiglie, ha annunciato che domani mattina (giovedì 12 novembre) provvederà ad emettere un’ordinanza che blocca l’attività didattica in presenza. Al contempo però, esorta i dirigenti scolastici (dai quali è già arrivato l’assenso) ad attivare la didattica a distanza.
A tale proposito, il sindaco ha anche annunciato che le famiglie che hanno difficoltà a trovare qualcuno a cui affidare i figli, saranno aiutate dal comune che si farà carico di trovare un posto dove poter ospitare i ragazzi, che saranno seguiti da personale del comune, e che potranno quindi collegarsi coi loro insegnanti.
Una stretta ci sarà anche per la mobilità pedonale, visto che ancora in tanti si ostinano a passeggiare o sostare per ore nel centro cittadino (via Nazionale e piazza Progresso) senza un vero motivo.