L’ASP non partecipa alla spesa sui ricoveri dei disabili, Cuffaro scrive a Mattarella


Questa la lettera che oggi, il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro ha inviato al Presidente della Repubblica Mattarella e per conoscenza anche al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, all’assessore regionale della Salute Ruggero Razza e all’assessore regionale della Famiglia Antonio Scavone.

Signor Presidente,
Ho letto con attenzione e ho molto apprezzato il Suo appassionato intervento in favore delle persone fragili affetti da disagio psichico, in occasione della Giornata Mondiale delle salute mentale.

Ho focalizzato con particolare attenzione il passaggio sul ruolo importante delle Istituzioni per consentire a tutti di accedere all’assistenza più adeguata su tutto il territorio nazionale. Eppure, Signor Presidente mi permetto di segnalarLe l’anomalia, in merito, nella Regione Sicilia.

Nella Regione, così cara a tutti noi, infatti, dove i Sindaci amministrano con grandi difficoltà finanziarie, organizzative e di carenza di personale, da qualche anno, si deve subire una irrazionale decisione delle Aziende Sanitarie, nel silenzio e nell’inerzia della Regione (Presidente, Assessore alla Salute ed Assessore alla Famiglia), di non corrispondere ai Comuni la quota di compartecipazione sanitaria della retta di ricovero dei disabili psichici ospitati nelle Comunità alloggio.

Tale ingiusta, irrazionale e paradossale presa di posizione, in violazione della costante e copiosa normativa nazionale e regionale, viene sostenuta dalle Aziende Sanitarie, persino nei numerosi contenziosi giudiziari che i comuni hanno dovuto avviare, per non rischiare il default, con la risibile e infondata motivazione che le norme nazionali sulla compartecipazione sanitaria al costo delle rette per i ricoveri dei disabili psichici, non si applicano in Sicilia.

Tale assurda negazione di un diritto sacrosanto che pone a carico del Servizio Sanitario la parte sanitaria delle rette, è una palese negazione del diritto dei disabili mentali all’assistenza adeguata su tutto il territorio nazionale.

I Comuni, nell’impossibilità di assumere a carico dei propri bilanci la quota sanitaria delle retta, non sono più nelle condizioni di poter autorizzare i ricoveri dei disabili nelle comunità, negando, di fatto, per grave responsabilità della Regione Siciliana, il loro diritto all’assistenza adeguata.

Auspichiamo che un Suo autorevole intervento, possa risolvere la grave situazione e chiudere i numerosi contenziosi giudiziari, che stanno causando la negazione del diritto all’assistenza dei disabili, oltre che un grave danno all’erario pubblico, per spese, interessi e parcelle di avvocati.

Le Autorità istituzionali che leggono per conoscenza, ciascuno per la propria parte, sono invitate ad attivare ogni consentito intervento per dare soluzione al grave problema.

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