La recente festa della Madonna degli Infermi, ha fatto conoscere per la prima volta, alla gran parte dei raffadalesi, la realtà della nuova banda musicale da poco costituita. Domenica scorsa, al termine della celebrazione eucaristica, c’è stato il concerto della nuova banda che si è fatta apprezzare dai tanti cittadini presenti, che hanno fatto sentire il loro gradimento con applausi scroscianti e convinti.
“Amici della musica”: così è stata battezzata la nuova associazione musiculturale, che si è già data una precisa e ben definita strutturazione, definendo nei minimi dettagli il proprio organigramma.
A presiedere l’associazione è il prof. Luigi Nocera, mentre il suo vice sarà Francesco Butticè. Direttore artistico/maestro concertatore della banda è il prof. Alfonso Barba. Distribuite anche le altre importanti cariche, capibanda: Alfonso Galvano e Salvatore Scifo; segretario, l’avv. Anna Maria Manno. Commissari: Antonella Galletto, Martina Maragliano e Girolamo Vizzì.
“L’associazione – spiega il maestro Alfonso Barba – nasce dall’idea di tanti musicisti, che accomunati dalla passione per la banda, hanno deciso di creare questa realtà. Il complesso bandistico è formato attualmente da circa 50 elementi, un numero comunque in continuo aumento, viste le numerose richieste di partecipazione da parte di tanti musicisti, che apprezzano le potenzialità della nuova formazione.
Inoltre – aggiunge Barba – l’associazione si avvale della collaborazione di professionisti locali, quali il clarinettista Angelo Lo Presti e il trombonista Salvatore Sciarratta, e di molti altri studenti di licei musicali e conservatori siciliani. Il principale obiettivo è quello di diffondere e far apprezzare la cultura bandistica, cercando di coinvolgere i più giovani, con l’aiuto di persone dotate di maggiore esperienza.
Per questo motivo – conclude il direttore artistico – si è deciso di aprire una scuola di musica, curata da diversi docenti, specializzati per ogni sezione strumentale: uno per gli ottoni, uno per i legni e uno per gli strumenti a percussione.
Tra gli altri progetti che la nostra associazione ha previsto, vi sono il coinvolgimento e l’educazione del pubblico raffadalese ad un ascolto partecipato e, non per ultimo, portare in alto il nome di Raffadali che ci onoriamo di rappresentare”.
Nenti paura, sono bande di musica, pozziamo dire bande di quattiere visto la plorificazione di questi groppi, abbiamo più bande che disoccupati, segno del benessere che si respira a Raffadali. La banda di sgarano, la banda du vitanu, la banda di lu Poiu e di Punta Paisi. Raffadali sona e comu sona… Li festi a metà, li morti a metà e le briciole ai bisognosi fanno si che non si butta niente a caso perché a Raffadali si fa la differenziata ad differenza delle cacche dei cani, perché quella si lascia terra per concimare le strade e anche le scarpe, ma questa è un’altra storia. W le bande, w cu sona, detto e scritto da quel mal Sano Piritone che a volte pure odora