A distanza di oltre due mesi dall’ultimo caso conclamato di positività al coronavirus, la comunità di Raffadali ripiomba nell’incubo covid-19 e deve guardare in faccia alla triste realtà che vede l’ufficializzazione da parte dell’ASP di Agrigento del quarto caso di positività al virus.
Erano passati circa settanta giorni, a parte il caso del mese scorso del falso positivo, e tutti ormai pensavano di essersi messi tutto alle spalle, ma purtroppo la realtà è ben diversa.
C’è da dire che la persona risultata positiva era rientrata dal nord, un paio di settimane addietro, assieme a uno dei genitori, e che quindi, quasi sicuramente, ha contratto il virus al nord e no a Raffadali.
La persona interessata (del tutto asintomatica), e con lei tutti i suoi familiari più stretti, sono in isolamento e si cerca di circoscrivere le persone con le quali ha avuto qualche contatto.
Questo nuovo caso rappresenta un campanello d’allarme che deve far riflettere tutti e responsabilizzare ognuno di noi. Su questo termine “responsabilizzare” il sindaco di Raffadali ha particolarmente insistito nel suo bollettino straordinario con il quale ha dato l’annuncio ai cittadini di Raffadali.
Aver eliminato la quarantena obbligatoria potrebbe dimostrarsi un azzardo per molti centri del sud che nel periodo estivo, da qui fino ad agosto, vedranno l’arrivo di parecchie migliaia di lavoratori che faranno rientro nei luoghi di origine.
Sarebbe forse utile ripensare a questa decisione, chiedere qualche sacrificio in più per tutelare chi è stato costretto ad enormi sacrifici rimanendo a casa per oltre due mesi, sacrificando ogni cosa.
Alla luce di tutto ciò si rivaluta l’ordinanza del sindaco Cuffaro (criticata da alcuni) che obbliga tutti coloro che arrivano a Raffadali di registrarsi e comunicarlo al comune (unico sindaco in Sicilia ad avere emanato questa ordinanza). L’ideale sarebbe continuare a obbligare alla quarantena, ma è una decisione che si deve prendere a livelli più alti.
C’è da dire, per chiudere con una parola di speranza, che tutti i casi precedenti si sono risolti positivamente e vista l’asintomaticità del nuovo caso, ci auguriamo che anche in questa circostanza tutto si risolva per il meglio e che nessuno sia stato contagiato. Ma continuare a essere prudenti in ogni circostanza rimane l’imperativo principale per tutti.