Nuovi contagi, cresce la preoccupazione: appello del sindaco Cuffaro

Solo pochi giorni è durata a Raffadali la zona covid-free e già si è purtroppo tornati all’incubo pandemia. Il sindaco Silvio Cuffaro ha diramato una nota con la quale informa i cittadini sull’attuale situazione e su come procede la campagna di vaccinazione.

“Sabato 17 e domenica 18 luglio a Raffadali presso la sala consiliare del comune si provvederà alla somministrazione della seconda dose del Pfizer a coloro i quali è stato inoculato il primo dosaggio nei giorni di sabato 12 e domenica 13 giugno. Dunque non fate riferimento ai messaggi che vi sono arrivati in cui veniva indicato un altro luogo dell’agrigentino.

Raffadali torna a quota 2.
La preoccupazione che ho sempre manifestato, ma che scongiuravo, si è avverata. Purtroppo la serenità con cui stiamo vivendo questo periodo ci allontana dal pensiero che il virus sia ancora in giro a mietere vittime come sta succedendo.

Due giovanissimi raffadalesi purtroppo sono positivi, e aspettiamo evoluzioni su altri soggetti in isolamento per aver avuto con loro contatti. L’esito di questa evoluzione come sappiamo innescherà il meccanismo a catena che porta un aumento vertiginoso dei contagi che abbiamo purtroppo già sperimentato.

Vi ricordo che la mascherina può essere tolta all’aperto quando ci sono le condizioni che consentono il mantenimento della distanza, laddove ciò non sia possibile la mascherina va rigorosamente tenuta!

I due giovani hanno probabilmente la variante inglese, come sappiamo contagiosa, non è, come si è detto in questi giorni la variante delta che è molto più contagiosa.
Due ragazze, amiche di uno dei risultati positivi purtroppo stanno manifestando febbre, dunque temiamo fortemente, (avremo la conferma a giorni) che il contagio sia avvenuto.

E non sappiamo questa catena quante persone ancora avrà incastrato.
Ringrazio la maturità del giovane risultato positivo nell’aver comunicato ufficialmente d’essere stato contagiato, permettendo a chi era venuto in contatto con lui di mettersi immediatamente in isolamento, limitando la possibilità che questa catena proseguisse.

Evitiamo di distruggere quello che abbiamo costruito in questo anno e mezzo, evitiamo di annientare in un’estate i sacrifici fatti da tutta la collettività per tutto questo tempo. Se i contagi non si fermano vi avviso che la zona rossa non è lontana.

Tutto dipende da nostro buon senso, dal nostro comportamento e dal nostro modo di fare che non può essere quello che abbiamo avuto in questi ultimi giorni.

Garantite la vostra salute, quella della vostra famiglia e della collettività tutta.
I ragazzi hanno fatto nomi di persone con cui sono stati a contatto, ma dicono di aver incontrato tanta gente, dunque se avete avuto contatti con questi ragazzi e non siete stati indicati per dimenticanza o errore, siate responsabili, mettetevi in isolamento fiduciario almeno per 10 giorni e fate il tampone per capire se siete stati contagiati, solo così dareste un contraccolpo a questo inizio di una catena che potrebbe portarci indietro nel tempo e privarci completamente della nostra libertà”.

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